«Odio i finali. Li detesto. Gli inizi sono di sicuro la cosa più appassionante, la metà mi lascia perplesso e i finali sono un disastro. La tentazione di trovare una risoluzione per tutto, impacchettare la pièce teatrale per bene, mi è sempre sembrata una trappola terribile. Perché non essere più onesti? I finali più autentici sono quelli che vanno verso un altro inizio. Ecco dove sta il genio».
Sam Shepard (intervista a “Paris Review”)
Il nostro omaggio ad un grande drammaturgo che ci lascia oggi sempre più soli