"...Quella bruja gli aveva fatto strani discorsi, raccontava di essere stata impegnata a consultare gli spirti per conto di una sua committente , una povera figlia di santo , che se ne era andata dal de-efe ed era impegolata in qualche pasticcio amoroso per il quale era venuta dal nord solo per fare una prece…
ma il gioco delle conchiglie di cui era mestra non le riusciva quel giorno!
Vi era una continua intromissione di qualche entità molto forte ed irriverente
Doveva Trattarsi di una forte entità guerriera.
Dona Iris lanciava le conchiglie vi soffiava sopra il fumo ...
ma rispondeva insistentemente quellla voce troppo forte per essere ignorata...
Una voce auroritaria ...troppo aurtoritaria...poi una rivelazione ....
Era la voce Xangò!
Xangò si manifestava con tutta la sua arroganza e chiedeva di essere interpellato.
Si era data da fare allora Dona Iris mettendo al lavoro tutte le sue Iawò perché portassero nel peiji di Xango due galli e cinque colombi, lei nel frattempo preparò un vassoio di arcajè e di abarà
Poi si mise di fronte al peji ad attendere la visita dell’Ogà....
L’Ogà si manifestò durante il crepuscolo.
Era molto prodigo di informazioni.
Non aveva mai sentito un Orixas parlare così a lungo
Diceva che si era accordato presso l’antica grotta sepolta di Huémac nientemeno che con il grande Quetzalcoatl , il dio barbuto , per un impresa che doveva avvenire il giorno seguente.
E quando si fu cibato di tutti i doni della madre di santo iniziò ad impartire le sue richieste.
“Devi uscire , fare il giro delle cantine intorno al villaggio Olimpico ,
Cerca l’atleta più alto e stralunato che gira brillo per quelle cantine questa notte,Non ti puoi sbagliare è alto ,nero come la pece, dovrà saltare in lungo nelle gare di domani, va’ , devi andare a trovarlo tu stessa e quando lo avrai circuito trasmettile il mio messaggio “
L’imperturbabile Dona Iris era impallidita, , Quetzalcoatl il Dio Barbuto, il serpente piumato , colui che aveva lasciato in prestito quella terra rigogliosa d’oro e di mais e di belle canzoni e che sarebbe prima o poi tornato a reclamare ciò che gli spettava , Xangò, il grande Orixas del tuono , il supremo re Yoruba la cui furia solo da Oxala può essere placata, avevano stretto un alleanza per qualcosa di memorabile e lei ne era messaggera!
Che volessero metterla alla prova?
Corse fuori di casa cercando tutta notte quel negro alto e stralunato.
E ora stava li di fronte a lui.
Quella Bruja lo aveva agganciato raccontando quella storia di Ogà Africani e Dei Barbuti.. cercava proprio lui ….insisteva nel dire che era lui il predestinato... impossibile sbagliare ... il rito sarebbe avvenuto il giorno seguente ... gli riferì infine il messaggio dell’Ogà.
“Batti con il piede destro e dai un gran colpo di reni io arriverò alla tua sinistra e ti farò volare
Per cogliere il momento Devi concentrarti -Diceva la bruja–devi pensare alla tua madre naturale , L’Africa , cerca il suo ritmo dentro di te,fatti guidare dal ritmo dell'Africa perchè solo quando lo avrai trovato loro verranno da te.
Ma fai attenzione deve essere il tuo ritmo , la tua Africa ,ricorda è tutto già dentro di te…..cercalo dentro di te non dimenticarlo...."
Tratto da "Il lungo volo di Beamon "