Ventidue settembre: il giorno in cui mori Joe Strummer

22 dicembre 2002: il giorno in cui morì Joe Strummer schiacciavo la mia vita dentro sette scatole di cartone.

Questo l'incipit del nostro racconto This is not a love song 

Naufragio poetico, è la definizione che riteniamo più vicina al nostro piano narrativo dove la poesia, il ricordo onirico come stato dell'anima e la musica suonata live fanno da vascello cristallino e appannato lungo le acque del tempo trascorso tra il 1984 ed il 2002

Joe Strummer, l'ultimo punk, muore in un freddo giorno pre natalizio e con lui se ne vanno quegli anni, per sempre. Quegli anni a dire il vero ci avevano lasciato già molto tempo prima, ma la consapevolezza della fine di un ciclo si impadronisce del narratore proprio con la fredda riproduzione sonora di un sms e con il suo testo ancor più spietato "E' morto Joe Strummer".

Freddo, il grande freddo, lo stesso grande freddo che si prova quando una lunga storia giunge alla fine, lo stesso grande freddo che il narratore provava in quei giorni lontani del 1984.
Ed eccolo il 1984, quello dei primi anni di liceo, della musica ascoltata in ogni angolo e con ogni mezzo possibile, delle luci strobo, dei balli fuori ritmo, odori di lacca e colla, manifestazioni tra la nebbia grigia e letture ad essa associate; gli anni della guerra fredda, della thatcher, del muro di berlino, dei viaggi a Londra, delle serate goth all'Hysterika, degli occhi truccati di nero, degli amori per donne eteree e oscure, della fila di musicassette ricolme di musica : 
Joy Division, Bauhaus, Killing Joke, The Smiths, The Cure, Virgin Prunes, Tuxedo Moon, 
E poi Clash,Ramones,Clock Dva, Negazione, Tiratura limitata, CCCP fedeli alla linea.
"Liste infinite di canzoni che si impadronivano di noi come una colonna sonora del nostro quotidiani fatto di lontananza dal tutto accade e di propulsione verso quel caos da cui siamo nati."

Questa non è una canzone d'amore cantava John Lydon, con la sua nuova creatura post Sex Pistols, i PIL, questa non è una canzone d'amore è soltanto la storia della nostra purezza sporca come la foschia che ci bagnava i capelli cotonati e laccati sembra dire il racconto che proviamo ogni anno a raccontarvi il 22 dicembre e che anche quest'anno vi racconteremo con musica e parole.               

Il 22 dicembre 2016 presso Arci Ohibò, il palco dove questo spettacolo è stato scritto e costruito e sul quale non è più tornato , torneremo a raccontarvi questa storia. Per l'occasione abbiamo inserito alcune novità nel testo, nella musica e nella scena. Alcuni indizi sono contenuti nelle foto pubblicate
Se volete scoprire di più venite a sentirci.
APERTURA CANCELLI : h 21:30
INIZIO SPETTACOLO: h 22:00
INGRESSO CON TESSERA ARCI 
SOTTOSCRIZIONE ARTISTI : Euro 5,00